I Luoghi del Grano, nasce sulla scia del Progetto di Comunità – G.A.S. 100 Metri (progetto che già da tre anni si occupa di autoproduzione alimentare con l’obiettivo di destinare tale produzione al consumo dei propri associati) e dall’incontro tra i promotori di Ecopotea, l’attivista Vera De Pascale, anima dell’associazione montefuscana “Al Centro dei Ragazzi”, e la professoressa Flora Carpentiero, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Pratola Serra.

La primaria esigenza del mangiare sano in un’ambiente sano, concretizzatasi in un progetto di agricoltura  biologica, comunitaria ed a basso impatto ambientale, ha accolto in sé un mondo di possibilità e percorsi paralleli.

Al massimo dell’espansione della nostra civiltà abbiamo capito l’importanza di frenare quel “progresso” solo economico dannoso per il nostro pianeta e per noi stessi, e avviare un inversione di rotta per approdare a migliori lidi. Ovvero l’autoproduzione e il consumo a livello locale entro piccole realtà imprenditoriali, umane e sociali che siano in grado di combattere la radicata diffidenza alla cooperazione, favorendo al contempo la partecipazione di quelle figure estraniate dal consenso civile e lavorativo.

Educazione, svago, inclusione sociale e lavorativa, valorizzazione dell’esperienza di vita vissuta dei nostri nonni, vivere e mangiare sano sono i pilastri su cui abbiamo costruito questo progetto!

Premessa

Il grano utilizzato dall’industria della pasta, del pane e da quella dolciaria proviene quasi sempre da paesi con vaste pianure e climi freddi come Canada e Ucraina, e il processo di essiccazione comporta l’utilizzo di sostanze chimiche nocive come il glifosato. L’uso dei diserbanti rappresenta una minaccia costante per l’uomo.

E’ per questo che alcune famiglie si sono unite in un gruppo di acquisto che prevede la coltivazione del grano con modalità prettamente naturali, pagando l’agricoltore per il lavoro svolto e non per il raccolto ottenuto. In questo modo le famiglie, retribuendo l’agricoltore per il lavoro svolto sui campi, si assumono i rischi di una scarsa produzione.

Oltre a valorizzare il lavoro dell’agricoltore, questa comunità di autoproduzione assistita tutela l’ambiente e la salute, favorisce l’agricoltura naturale e sostiene l’economica locale.

Collaboratori

Eventi