Un’idea nata per gioco una sera di novembre, prima del fatidico secondo lockdown

Questa pandemia ha cambiato le nostre vite e anche il nostro progetto: “I Luoghi del Grano” ha dovuto rallentare un po’ le attività educative, facendo i conti con i rapporti a distanza. Una situazione difficile per tutti, figurarsi per le fasce sociali più deboli. Buttando giù qualche idea, tra una telefonata e l’altra, una videochiamata social e un whatsapp, uno dei soci ha pensato a un libro sul grano. Un prodotto fisico in un momento di abbondante, forse eccessiva, virtualità. Un qualcosa che potesse essere sfogliato, toccato e che potesse coinvolgere i ragazzi comodamente a casa. Ci siamo messi all’opera, unendo il know-how agreste di Ecopotea, l’esperienza della natura con gli scatti spettacolari del nostro fotografo Adriano. L’agronomo Serafino Ranauro ha steso il documento del ciclo del grano, la psichiatra Rossella Di Benedetto ha adattato i testi per i ragazzi. Ed ecco venir fuori, come un germoglio, un libriccino che racconta l’evoluzione che compie un chicco di grano. Dalla preparazione del terreno alla raccolta, passaggio dopo passaggio, in una chiave semplice e coinvolgente. Il coinvolgimento dei ragazzi è fondamentale, e vederli attivi in un momento di crisi è stato confortante. Sembra che la nostra idea e l’impegno dei volontari che hanno distribuito i chicchi di grano stiano funzionando. I semi stanno germogliando. Aspettiamo la primavera.

Katia Dello Iacovo