La macellazione del maiale. Rito antico della tradizione contadina che coinvolgeva tutta la famiglia, i vicini di casa, gli amici. L’uccisione del maiale era un vero è proprio rito, un momento di socializzazione che coinvolgeva tutti e durante il quale si festeggiava, si mangiava e si aiutava nella lavorazione della carcassa per la preparazione degli insaccati.

 

 

 

“Il maiale – scriveva Pierre Loti – è diventato sporco solo in seguito alle sue frequentazioni con l’uomo. Allo stato selvatico è un animale molto pulito.” Ad un certo punto della storia umana abbiamo scelto di ignorare la natura ed abbiamo ceduto all’affascinante canto della sirena denaro. Sono nati gli allevamenti intensivi per garantire un prodotto tutto l’anno nei tempi più brevi a discapito di qualità e genuinità del prodotto e trasformando l’animale in un semplice prodotto. 

Il percorso avviato con il G.A.S. 100 Metri è per ricordare che è importante per l’animale crescere e vivere dignitosamente. Crescere all’aperto, mangiare sano e poi quando è il momento sacrificarsi con dignità per diventare nutrimento per l’uomo.